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Le tendenze dei Social nel 2023

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La più grande piattaforma di ascolto e monitoraggio della rete, Talkwalker, ha diffuso l’ottava edizione del report sulle tendenze dei Social Media e noi di BeDifferent Comunicazione abbiamo deciso di parlarne con questo articolo!

Social Media Trends 2023

È questo infatti il nome del rapporto globale, composto da 93 pagine, sulle tendenze dei Social Media nel 2023, e riunisce i trend fondamentali per l’anno in arrivo, che si suggerisce di mettere in pratica per costruire interazioni e creare quel legame con la propria clientela, fondamentale per avere successo nel 2023.

Per la realizzazione di questo report sono stati utilizzati dati raccolti tra Gennaio ed Agosto 2022 in modo da poter garantire la pertinenza, sebbene in alcune circostanze potrebbero essere stati utilizzati dati aggiuntivi. Le menzioni di argomenti sono state raccolte da una varietà di media, inclusi siti di notizie, canali di social media, blog e forum.

Nel report sono quindi state identificate le 10 maggiori tendenze del 2023 e il modo in cui sono state determinate dalle esigenze dei consumatori. Scopriamole!

Estratto introduttivo del report Social Media Trends 2023

Trend #1 – I cookie si ‘sbricioleranno’

Il 2023 sarà infatti l’anno che segnerà la fine per i cookie di terze parti, con i consumatori pronti a vederli scomparire.

Più o meno: Google ha infatti nuovamente posticipato il termine dell’utilizzo dei cookie al 2024 per consentire il test e l’adozione delle sue API Privacy Sandbox.

I cookie di terze parti aiutano a fornire esperienze più personalizzate sul Web, lasciando però una scia di informazioni che tracciano i siti visitati. Sebbene gli utenti siano preoccupati ed indignati per la mancanza di privacy che i cookie comportano, il 70% degli specialisti in marketing ritiene che l’advertising verrà ridimensionato a causa della loro eliminazione, comportando non pochi svantaggi.

Quest’ulteriore proroga concede ai brand un po’ di sollievo, ma il tempo stringe ed è fondamentale trovare nuove alternative prima che sia troppo tardi. La sfida: come faranno i brand a tracciare le conversioni dei clienti ed a creare esperienze personalizzate senza le informazioni ricavate dai cookie?

Trend #2 – Un nuovo standard per i Social

Le fake news si evolvono, ma gli utenti si stanno svegliando.

È ormai risaputo: non tutto ciò che troviamo su Internet è reale. E ora ci tocca affrontare le conseguenze. Brand, personaggi pubblici e perfino i governi si trovano a dover affrontare le ripercussioni delle fake news.

Dall’altra parte sono invece in crescita i deepfake, contenuti video generati dall’Intelligenza Artificiale, utilizzati per indurre le persone a credere ad eventi mai accaduti. Poiché il software disponibile in commercio è in grado di creare video di celebrità incredibilmente realistici, Europol sottolinea come la tecnologia possa essere usata dalla criminalità organizzata. 

I consumatori devono potersi fidare dei contenuti con i quali entrano in contatto, ecco perché nel 2023 bisogna aspettarsi un aumento della richiesta di affidabilità e autenticità a cui i brand e i canali sui Social Media dovranno rispondere.

Mentre le menzioni delle fake news sono in leggera diminuzione, quelle dei deepfake aumentano e risultano più che raddoppiate nei mesi oggetto di analisi. AI-powered Forecasting di Talkwalker prevede che questa crescita continuerà anche nei mesi futuri. I consumatori ritengono di essere diventati più abili nel riconoscere le notizie false su Internet, ma la tecnologia che le crea si sviluppa rapidamente. Il 2023 rappresenterà il punto di svolta. Brand e piattaforme devono agire rapidamente o rischieranno di dover affrontare un momento critico.

Trend #3 – I Social Network decentralizzati saranno la prossima grande novità.

Il futuro del social potrebbe essere guidato dai consumatori, non dalle grandi imprese.

Un’altra preoccupazione crescente nel mondo dei Social Network è la mancanza di controllo che ha l’utente. Cosa può essere pubblicato, come vengono archiviati i dati, quale tipo di censura viene attuata, ecc., sono tutti fattori determinati da chi gestisce la rete ed i consumatori hanno raramente voce in capitolo.

Oggi stiamo assistendo all’aumento dei social network decentralizzati che consentono un maggiore controllo agli utenti. Essi non sono però una soluzione semplice. I consumatori si aspettano livelli diversi di censura e libertà di parola. Senza un controllo centrale, il rischio di tossicità e radicalizzazione aumenta.

Queste startup di reti decentralizzate potrebbero non prendere il sopravvento nel 2023, ma faranno di sicuro aprire gli occhi alle grandi aziende. La previsione è quindi che la principali piattaforme social si troveranno ad affrontare più problemi segnalati dagli utenti nonché magari a concedere più libertà di azione ad essi.

Trend #4 – I Social Media sensoriali, un veicolo di contenuti per tutti

I prossimi anni significheranno creare contenuti per tutti. E questo significa formati adatti a tutti i sensi.

Ogni anno notiamo nuovi formati di tendenza, come i video brevi o i social audio. In realtà nessun formato è destinato a prevalere per sempre.

“L’Internet dei sensi”, ossia la possibilità di creare esperienze sensoriali digitali sul Web, sta pian piano diventando una realtà e si tradurrà in un vero approccio multi-canale e multi-formato. Non parliamo solo di stimolare i consumatori in modi nuovi e interattivi, ma di creare esperienze più accessibili che offrano i contenuti nei formati richiesti dal pubblico.

I brand investiranno sempre di più per poter trasformare questi elementi sensoriali in esperienza digitale, con la gamification o con centri commerciali completamente immersivi, che il 45% dei consumatori si aspetta diventeranno di massa entro il 2030.

Trend #5 – L’ascesa e la caduta del social commerce

Possiamo paragonare il social shopping ad un eCommerce facile. Ma non ancora tutti lo stanno acquistando.

Proprio come l’Influencer Marketing di qualche anno fa, il Social Commerce sta ancora cercando la sua strada. In alcuni paesi, come la Cina, il 49% degli utenti sui social media hanno fatto un acquisto sui social, rispetto al 44% negli Stati Uniti. Si stima infatti che il Social Commerce in Cina rappresenterà il 14.3% di tutto l’eCommerce nel 2023, rispetto ad appena il 4.9% negli Stati Uniti.

Il potenziale di crescita è enorme e, con la crescita digitale post-pandemia nonché con l’aumento del costo della vita che comporta una maggiore domanda di accessibilità, i consumatori saranno più disponibili ad esplorare nuovi canali di acquisto.

Il trend cambia a seconda della piattaforma e del paese. TikTok ha abbandonato i piani per implementare l’eCommerce live in Europa e negli Stati Uniti, poiché si concentra sulla sua espansione nel Regno Unito. Nel frattempo, Meta ha lanciato il Meta Avatars Store per incoraggiare le vendite digitali.

Esaminando le menzioni di social commerce, gli Stati Uniti mostrano il più ampio margine di crescita, con un forte aumento delle conversazioni. Facebook, invece, è la piattaforma leader utilizzata per il social shopping. I brand avranno sicuramente spazio per espandere le loro capacità di vendita sui social nel 2023, ma dovranno considerare attentamente il loro mercato e la loro piattaforma.

Trend #6 – La corsa al metaverso darà i suoi risultati

La corsa al metaverso è aperta. I prossimi anni riveleranno chi la condurrà e chi abbandonerà.

Il concetto di metaverso, un mix di realtà digitale, aumentata e del mondo reale, ha iniziato a fare notizia l’anno scorso. Ora, è una trend a cui tutti vogliono prendere parte.

Facebook sta intensificando il rebranding di Meta mentre i leader tecnologici come Microsoft e Tencent stanno iniziando a rivelare le proprie proposte di metaverso. 

Con un mercato potenziale di 800 miliardi di USD, c’è da aspettarsi che ancora più utenti parteciperanno nei prossimi mesi. Tuttavia, il concetto sta entrando in un momento critico, potenzialmente di fronte ad una ‘guerra di formato’. Così come avvenuto fra VHS contro Betamax o Blu-Ray contro DVD HD, alcuni metaversi prenderanno il sopravvento, mentre altri verranno rapidamente abbandonati.

L’avanzata di un metaverso piuttosto che di un altro dipenderà dai consumatori e dalla loro opinione sul collegamento di essi ai loro bisogni del mondo reale.

Le conversazioni mensili riguardo il metaverso hanno raggiunto il picco nel mese di Gennaio 2021, e sono aumentate significativamente anno dopo anno. Ed anche se per ora le acque si siano un po calmate, qualsiasi nuovo annuncio sul metaverso causa una nuova ondata di menzioni.

Il 2023 potrebbe quindi essere l’anno in cui un primo prototipo di metaverso sarà pienamente realizzato e i brand devono agire ora per essere pronti a farne parte.

Trend #7 – L’analisi predittiva cambierà il marketing

L’analisi predittiva ha fatto scalpore in altri settori, ma prevediamo che cambierà drasticamente il marketing.

L’analisi predittiva non è una novità. È stata utilizzata per molti anni per valutare le sottoscrizioni di titoli o l’affidabilità creditizia sfruttando i big data esistenti per prevedere i potenziali risultati. Ma in futuro sempre più professionisti del marketing e dei social media integreranno l’analisi predittiva nei propri processi. Il social listening potrà fornire i big data necessari in modo semplice e veloce e potremo quindi verificare come l’IA è in grado di adeguarsi per fornire previsioni utili ed accurate.

Il potenziale è enorme, vista la capacità di guardare al futuro di un trend, un argomento o di una campagna e comprendere come cambierà nei mesi a venire. Tuttavia solo il 42% degli esperti di marketing ritiene di avere competenze nell’analisi predittiva. C’è da aspettarsi quindi anche qualche cambiamento sotto questo ambito nel corso del 2023.

Trend #8 – L’ambiente non sarà più un pensiero secondario

Basta parole. Consumatori e marchi finalmente si uniranno per un cambiamento ambientale di grande impatto.

La crescente consapevolezza dell’aumento delle temperature globali e le conseguenze dirette che i consumatori si trovano a dover affrontare per via dei cambiamenti climatici sollevano grandi preoccupazioni per l’impatto dell’uomo sul pianeta. E ogni brand deve concentrare gli sforzi per fare la differenza.

C’è un crescente senso di urgenza nella conversazione, poiché i consumatori non vogliono più sentire slogan come sostenibilità, green o zero netto. Piuttosto hanno bisogno di un’azione concreta che faccia davvero la differenza in questa situazione. C’è da intendere che circa l’82% dei consumatori vorrebbe che le aziende mettessero le persone ed il pianeta in prominenza rispetto ai profitti.

Se il 2022 è stato un campanello d’allarme, il 2023 sarà l’anno in cui il mondo entrerà finalmente in azione. La previsione, per il prossimo anno, è quindi che i brand più innovativi faranno della sostenibilità il proprio punto di forza, conquistando fette di mercato sempre più grandi. I consumatori più attenti esamineranno l’attendibilità delle dichiarazioni di ecologismo dei brand, assumendo rifiuti decisi contro potenziali affermazioni di greenwashing (ambientalismo di facciata).

Trend #9 – La customer experience sarà sempre più social

I social media si confermeranno il luogo ideale per connettersi con i propri clienti

Il 75% dei consumatori sostiene che la pandemia ha comportato cambiamenti a lungo termine nei loro comportamenti di acquisto. Uno di questi è un focus maggiore sull’urgenza. D’altronde si sa, il tempo è prezioso e nessuno vuole sprecarlo, sopratutto quando si parla di interazioni tra consumatori e brand. L’aumento di consegne istantanee da parte di aziende come Gopuff ne è la prova: il consumatore medio vuole prodotti e servizi con celerità.

La nuova sfida a cui sempre più brand lottano è fornire prodotti in tempi brevi. Molti settori però, come quello automobilistico, soffrono di non pochi problemi alla catena di approvvigionamento, causando notevoli frustrazioni per i clienti.

È importante però che i brand mettano l’esperienza del cliente sempre al primo posto. La risposta è fornire supporto, informazioni o soluzioni il più rapidamente possibile e i social media sono un ottimo strumento per aiutare l’azienda a farlo.

Per il 2023, si prevede che sempre più aziende creino canali di supporto sui social media in-channel, permettendo così una risposta rapida ed efficiente, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata dai consumatori.

Anche se le richieste del servizio clienti sui social rimangono stabili, questa tipologia di post provoca sempre grande coinvolgimento all’interno della community e ciò significa che la maggior parte dei clienti ha problemi o domande simili. Per evitare che questi reclami si trasformino in un’emergenza, i brand dovranno diventare più proattivi, individuando e risolvendo i problemi su larga scala prima che si ingigantiscano. Ma c’è una luce in fondo al tunnel. Se si osservano i driver del Sentiment relativi al servizio clienti, il messaggio diretto e la cortesia sono le uniche frasi con Sentiment positivo.

Avere un’interazione o un contatto diretto con l’azienda sarà quasi sempre visto in modo positivo dai consumatori, indipendentemente dalla motivazione che lo ha causato.

Trend #10 – La buyer persona lascerà il posto alle community

Il 2023 significherà costruzione di community forti, generando consumatori più fedeli, coinvolti e connessi.

La pandemia e le sue conseguenze hanno cambiato moltissimo i consumatori. Il consumatore medio, oggi, si adatta rapidamente ed ha una nuova serie di interessi e motivazioni. La Buyer Persona non funzionerà più poiché i consumatori ora sono troppo mutevoli per essere definiti.

Nel 2023, quindi, le aziende abbandoneranno sempre di più l’utilizzo dei profili di ‘clienti ideali’ per andare a rivolgersi a community più ampie. Si concentreranno sull’acquisizione di informazioni più approfondite degli ecosistemi dei loro consumatori e avranno l’esigenza di comprendere esattamente chi sta promuovendo e condividendo le conversazioni incentrate sul brand. Influencer di qualsiasi livello, dipendenti diventati paladini del proprio brand e persino comuni consumatori saranno coinvolti nelle community dei brand per generare relazioni autentiche e contenuti per i consumatori.

Tutto ciò sarà consentito anche dalle piattaforme di social media private come Discord, Signal e Geneva, che offrono interazioni autentiche piuttosto che flussi di contenuti.

Con il 66% delle community dei brand che affermano che il far parte del gruppo li ha portati a rimanere fedeli al marchio, non c’è da stupirsi nel vedere che sempre più brand vogliano aumentare la vicinanza ai propri consumatori in un momento in cui il potere d’acquisto si riduce.

E mentre gli influencer utilizzano ancora le piattaforme di social media più popolari (come Instgram, TikTok, Facebook e Twitter), aumenta il numero di personaggi pubblici che invitano ad unirsi a community private su piattaforme alternative come Discord o Telegram per interagire in modo più efficace con il loro pubblico. In questi spazi, il numero di influencer che trasmettono contenuti si è ridotto ma è aumentata l’interazione tra i membri della community.

Il 2023 sarà quindi l’anno in cui i brand inizieranno a comprendere gli ecosistemi delle community per creare relazioni e interazioni più organiche.

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